La pasta integrale piace sempre di più: la consuma oltre il 53 per cento degli italiani. Lo rivela la ricerca “Gli italiani e la pasta”, realizzata da Doxa per AIDEPI, l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane. Secondo lo studio, la pasta integrale ha mostrato, assieme alla pasta di kamut e a quella di farro, tassi di crescita vicini al 20 per cento. I volumi, però, sono ancora marginali rispetto alla pasta di semola tradizionale, che rappresenta circa il 90 per cento del mercato (dati IRI 2017). Paolo Barilla, Presidente di AIDEPI, ha commentato così i risultati della ricerca: “La crescita della pasta integrale è la prova che nel mondo della pasta c’è posto per tutti e ormai il consumatore ha la possibilità di scegliere la più adatta al suo gusto e alle sue esigenze nutrizionali . “Il suo peso rispetto al totale dei consumi è ancora marginale, perché, non dimentichiamolo, la pasta tradizionale è già in sé un prodotto amico del benessere e un cardine della dieta mediterranea. Ma è indubbio che se il 99% degli italiani continua a mangiare pasta, è perché questo alimento, in tutte le sue varianti, riesce a venire incontro alle esigenze di tutti. Quella senza glutine, per esempio, permette anche ai celiaci di godere del loro piatto preferito. Quella integrale è la risposta del settore alle ultime linee guida nutrizionali, che evidenziano l’importanza di integrare più fibre nella nostra alimentazione. La pasta integrale può dare il suo contributo con tutto il gusto di un piatto sempre gratificante e mai privativo”.
Artù