La vendemmia 2017 si è da poco conclusa e i soci di Col Vetoraz, Francesco Miotto, Paolo De Bortoli e Loris Dall’Acqua hanno fatto il punto su un’annata che sarà ricordata come particolarmente complessa. Una stagione caratterizzata da una primavera anticipata e dal conseguente germogliamento anticipato; il che, come è facilmente immaginabile, ha determinato danni da gelo nei vigneti situati fuori dall’area vocata. Il successivo ritorno alle temperature normali ha ritardato la fioritura permettendo così la vendemmia nei tempi canonici. L’andamento stagionale è stato caratterizzato da un susseguirsi di periodi con caldo anomalo a intervalli abbastanza regolari di piovosità, pertanto non si è mai manifestata sofferenza idrica; il caldo, invece, è stato sentito. Verso il periodo di vendemmia si è verificato un abbassamento delle temperature seguito da alcune piogge, condizioni che hanno favorito il mantenimento dell’equilibrio acido. “In questo scenario – spiega l’enologo e socio Loris Dall’Acqua – Col Vetoraz ha saputo selezionare le uve al momento della raccolta valutando con attenzione la provenienza e le giuste destinazioni di ogni parcella e riuscendo infine a garantire comunque un livello qualitativo certo non ottimo ma globalmente molto buono”.