Tra pochi giorni si apriranno i battenti della 19esima edizione di Cibus (Parma, 7-10 maggio), che vede la partecipazione di 3100 espositori (+100 espositori rispetto all’edizione 2017), che occuperanno un’area espositiva che supera i 135mila metri quadri (+5000 mq in più rispetto al 2016). Sono attesi circa 80mila visitatori professionali, di cui il 20 per cento proveniente dall’estero e, tra questi, 2500 top buyer; saranno esposti mille nuovi prodotti e una selezione dei 100 più innovativi sarà presente nel Cibus Innovation Corner. Cresce il numero degli chef coinvolti e ampia sarà la gamma di prodotti a denominazione di origine esposti dai Consorzi di tutela. Lo scenario in cui si apre Cibus è così caratterizzato: il fatturato dell’industria italiana alimentare ha raggiunto quota 137 miliardi di fatturato, mostrando una crescita del 3,8 per cento; l’export cresce a ritmi più sostenuti: 6 per cento, per un valore complessivo di oltre 41 miliardi (dati 2017, Fedralimentare e Osservatorio CibusExport). Le esportazioni crescono un po’ ovunque, ma si registra finalmente un recupero in Russia, Spagna, e Sud America. Mercati consolidati restano Nord America e Asia. Quanto ai settori merceologici, continuano a essere particolarmente performanti i formaggi, i salumi, il dolciario e gli spumanti. Mostrano tassi di crescita e sviluppo interessanti le farine speciali, i preparati gastronomici e dietetici, i distillati e le acque minerali. Di questi e altri temi, nonché delle tendenze in atto, si parlerà durante le tavole rotonde, i convegni, i seminari i workshop e i vari talks programmati nel corso della manifestazione. Il fuori salone in città, ossia Cibus OFF, si terrà dal 5 al 13 maggio in Piazza Garibaldi a Parma.